Presentazione del libro "Manoel De Oliveira. Cinema, parola, politica" giovedì 28 ottobre, ore 19
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25/ott/2010 14:12:38 Libreria Altroquando Contatta l'autore
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Presentazione del testo di Francesco Saverio Nisio,
Manoel De Oliveira. Cinema, parola, politica
Giovedì 28 ottobre, ore 19
Libreria Altroquando, Via del Governo vecchio 80-82-83, Roma


Manoel De Oliveira nasce nel 1908 a Porto (Portogallo), città dove vive da sempre. Gira il primo
film nel 1931, il muto Douro Faina Fluvial consacrato al lavoro dell’uomo e della donna sul fiume
Douro. Nello stesso anno anche Vigo realizza la sua opera prima: Oliveira accompagna la storia del
cinema come un’ombra e al contempo vi contribuisce - a volte la precede, aprendo nuove strade.
Nel 1963, sotto la dittatura di Salazar alla quale ha opposto resistenza, è suo il primo film politico
portoghese, Acto da Primavera, due anni prima del Vangelo di Pasolini: la Passione secondo una
tradizionale recita popolare, ricostruita esibendo gli artifici del cinema (i suoi «Misteri») nonché,
nel finale, i disastri della guerra, la Passione in tutte le guerre.
Oliveira tornerà spesso su temi storici, riflettendo in modo anche critico sulla mitologia politica
portoghese: NON ou a Vã Glória do Mandar (1990), Palavra e Utopia (2000), O Quinto Império
(2005). Solo a sessantatre anni, con la dittatura in declino, prende avvio per lui una regolare carriera
artistico-produttiva: i primi dieci anni vengono dedicati a quattro opere sulla relazione fra i sessi,
girate in collaborazione con scrittori portoghesi quali Régio e la Bessa-Luís: O Passado e o
Presente (1972), Benilde ou a Virgem-Mãe (1975), Amor de Perdição (1978), Francisca (1981).
L’ultimo è il film col quale è consacrato all’estero, la critica menziona Buñuel, Dreyer, Bresson,
Straub: Oliveira è infine fra i suoi pari, il futuro mostrerà che in qualche caso ha anche fatto un
passo in più. Il regista è ora invitato regolarmente ai principali festival inanellando un film all’anno,
fino a Cannes 2010 con O Estranho Caso de Angélica, progetto degli anni Cinquanta infine
realizzato.
Nel 1985 ha filmato Le soulier de satin da Claudel, durata ore sette; è del 1991 una Divina Comédia
collocata in una casa per alienati mentali; nel 2003 gira Um Filme Falado, di ambientazione
mediterranea e film-kamikaze - anche questa, a suo modo, una prima nella storia del cinema
(politico). Ha diretto attori del calibro di Mastroianni, Deneuve, Malkovich, Piccoli, oltre ai
conterranei Cintra e la splendida Leonor Silveira, «la miglior Bovary di tutti i tempi» in Vale
Abraão (1993). Ha reso omaggio a Chaplin nella Lisbon Story di Wenders. Oggi, e da sempre, è il
maggior regista portoghese nonché, insieme a Saramago, l’artista del suo paese più conosciuto
all’estero. I suoi film soffrono il doppiaggio, il formato televisivo, la disattenzione dello sguardo:
cinema da vedere col cuore e da ascoltare con la mente, un passo al di là di Kubrick…
Francesco Saverio Nisio vive a Bari ed è filosofo del diritto nell’Università di Foggia. Conosce le
principali lingue europee e scrive di diritto, filosofia, sociologia & arte cinematografica su riviste
italiane e straniere. Ha pubblicato volumi nei quali
cinema e film sono ben presenti, come pure nella sua attività didattica: La massa del diritto(1994),
Comunità dello sguardo. Halbwachs, Sgalambro, Cordero (2001), Jean Carbonnier. Regards sur le
droit et le non-droit (2005, in italiano 2002). Ha curato stages con autori quali Anghelopoulos,
Gitai, Emmer, Oliveira, Greenaway.
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