Comunicato stampa - Canoni demaniali aumento insostenibile
Ufficio Stampa SIB-Maratea * * * * * * * * * * * * * * Maratea, 25 aprile 2006- COMUNICATO STAMPA -SIB - Maratea: "Canoni demaniali: aumenti insostenibili".(Maratea) - Un'autentica doccia fredda ai danni dei concessionari di spiaggia: l'applicazione, tramite una Circolare del Ministero dell'Economia, dell'aumento dei canoni demaniali del 300%, alla vigilia dellastagione estiva, metterà in ginocchio il turismo balneare lucano.
25/apr/2006 21:26:00 Sindacato Italiano Balneari - Maratea Contatta l'autore
Maratea, 25 aprile 2006
- COMUNICATO STAMPA -
SIB - Maratea: "Canoni demaniali: aumenti insostenibili".
(Maratea) - Un’autentica doccia fredda ai danni dei concessionari di spiaggia: l'applicazione, tramite una Circolare del Ministero dell'Economia, dell'aumento dei canoni demaniali del 300%, alla vigilia della
stagione estiva, metterà in ginocchio il turismo balneare lucano.
Dopo due anni di tira e molla, si rispolvera un decreto considerato ormai da tutti in “sonno” e a soli due mesi dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (n. 48 del 27 febbraio 2006) del Decreto in cui si
rideterminavano gli aumenti dei canoni per l'anno 2006 del 2,85 %, si chiede, all’apertura della stagione estiva, a tutti i concessionari demaniali, un salatissimo conto da pagare.
Il danno che ne deriva colpisce in modo diretto ed immediato un’intera categoria di operatori turistici che hanno le loro aziende ed i loro esercizi sulla spiaggia e sul mare (prevalentemente di dimensione
mediopiccola e molto spesso a gestione familiare), ed in modo indiretto tutto l'indotto, senza dimenticare gli attori principali del turismo, cioè i consumatori.
L'aumento richiesto dall'Agenzia del Demanio, che avrà effetti retroattivi dal 2004, significherà vedersi quadruplicati i canoni annuali che ad esempio, per una concessione di 2500 metri quadrati di arenile,
raggiungerà un importo mediamente superiore ai 25.000 Euro (50 milioni delle vecchie lire).Questi aumenti insostenibili, per gli operatori turistico-balneari lucani, che già devono fare il conto con il fenomeno
dell'erosione degli arenili e con una stagione turistica che non va oltre i mesi di luglio ed agosto, rischiano di far chiudere l'80% degli stabilimenti balneari.
Riteniamo inoltre necessario confermare che nessuna manovra sulle tariffe è in atto per attenuare gli eventuali effetti delle iniziative dell'Agenzia del Demanio, in quanto già da tempo la stragrande maggioranza
degli operatori balneari ha comunicato le tariffe relative alla stagione 2006, che si assestano, mediamente, su incrementi percentuali calibrati sul tasso di inflazione, essendo consapevoli che il sistema non
sarebbe in grado di assorbire aumenti che non stiano su questi parametri e che eventuali fughe in avanti metterebbero fuori mercato le aziende che, già da tre anni, devono fare seriamente i conti con una
diminuita capacità di spesa dei clienti, anche fino al 15%, a vantaggio degli altri paesi costieri del Mediterraneo.
Sulla questione che riguarda non solo l'economia del settore balneare, ma l'intero settore turistico della Basilicata, il Sindacato Italiano Balneari della Provincia di Potenza (SIB-Maratea), chiederà l'intervento
della Regione Basilicata e dei neo-eletti lucani al Parlamento per scongiurare la crisi del turismo nella nostra regione e nel Mezzogiorno d'Italia.
Il Tesoriere SIB-Maratea
Arch. Mario De Filippo